Un forte sell-off nei mercati delle criptovalute ha scatenato significative liquidazioni di posizioni a leva, con i prezzi di Bitcoin che sono scesi sotto i 116.000 dollari, provocando la chiusura di oltre 213.700 contratti long. Secondo i dati della piattaforma di monitoraggio on-chain CoinGlass, il volume liquidato ha superato i 585,86 milioni di dollari nelle ultime 24 ore.
Bitcoin (BTC) ha rappresentato 140,06 milioni di dollari del totale delle liquidazioni, scendendo del 2,63 percento a circa 115.356 dollari in mezzo a una pressione di vendita aumentata. Anche le posizioni long su Ether (ETH) hanno subito 104,76 milioni di dollari di liquidazioni forzate, calando dell’1,33 percento a 3.598 dollari. Il settore più ampio delle memecoin ha subito perdite maggiori, con Dogecoin (DOGE) che è crollato del 7 percento contribuendo per 26 milioni di dollari al totale delle liquidazioni.
Gli analisti di mercato hanno attribuito le masse di liquidazioni a un rapido deleveraging da parte dei trader di derivati che hanno reagito ai cambiamenti nei sentimenti macroeconomici. I dati hanno indicato che la convergenza tra l’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato USA e letture più ferme dell’inflazione core sotto le recenti politiche tariffarie ha eroso l’appetito per il rischio, stimolando una rapida uscita dalle posizioni ad alta leva.
Le metriche on-chain hanno rivelato un picco di open interest nei contratti futures perpetui di Bitcoin, indicando che il posizionamento dei trader era fortemente inclinato verso esposizioni long. All’inizio della inversione dei mercati, si sono susseguite chiamate di margine automatizzate, aggravando la volatilità e generando un circolo vizioso di vendite forzate.
Oltre 731,93 milioni di dollari sono stati spazzati via tra posizioni long e short, sottolineando i rischi sistemici insiti nei mercati di asset digitali altamente leveraged. Ai trader si raccomanda di monitorare la dinamica dei tassi di finanziamento, la profondità della liquidità e gli indicatori macro quando gestiscono l’esposizione ai derivati.
Nonostante il calo, alcuni analisti tecnici hanno individuato potenziali zone di supporto nella media mobile a 200 giorni di Bitcoin e nei livelli critici di ritracciamento di Fibonacci. I partecipanti al mercato stanno ora osservando le comunicazioni delle banche centrali e le pubblicazioni dei dati economici statunitensi per ottenere indicazioni su una possibile stabilizzazione o ulteriore rischio di ribasso nelle prossime sessioni.
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