Il prezzo di Bitcoin è sceso sotto la soglia di 110.000 dollari dopo che un rimbalzo a metà settimana ha perso slancio, scivolando del 2,2% nelle ultime ventiquattro ore per attestarsi vicino a 109.500 dollari.
Questo calo ha annullato metà dei guadagni registrati dopo un minimo del fine settimana di 107.000 dollari, mentre Ethereum, Solana e Cardano hanno subito perdite superiori al tre percento nello stesso periodo.
Gli analisti di Bitfinex hanno evidenziato una potenziale zona di supporto tra 93.000 e 95.000 dollari, osservando che il mancato mantenimento di tale intervallo potrebbe portare a ritracciamenti più profondi.
La performance storica di settembre ha spesso riflesso una debolezza stagionale prima di forti rally nel quarto trimestre, e l'analisi dei cluster di offerta rivela muri di vendita concentrati vicino a 93.000 dollari che potrebbero fungere da solido pavimento del prezzo.
Il prezzo realizzato dagli holder a breve termine, una metrica che misura il costo medio delle recenti acquisizioni, attualmente si attesta intorno a 108.900 dollari, meno dell'uno percento sotto i livelli spot, suggerendo un rischio di ulteriori ribassi se superato al ribasso.
Tra i veicoli di tesoreria aziendale si sono registrate cali significativi con una diminuzione del 7% per MetaPlanet, del 9% per Nakamoto e dell'8% per BitMine e SharpLink Gaming, focalizzati su ether, riflettendo un sentiment di rischio tra i detentori istituzionali.
Gli strateghi di LMAX Group hanno osservato che i prossimi dati sull'occupazione non agricola negli USA, i flussi degli ETF e le allocazioni del tesoro potrebbero compensare le difficoltà stagionali, supportando un potenziale rinnovamento del momentum rialzista entro la fine dell'anno.
L'interesse aperto nei futures perpetui su bitcoin è diminuito leggermente, indicando una minore propensione all'uso della leva nel mercato dei derivati, mentre i tassi di finanziamento sono scesi da livelli annualizzati a due cifre a circa il sei percento, riducendo i costi di finanziamento.
Gli indicatori tecnici segnalano condizioni di ipervenduto su timeframe a breve termine, con l'indice di forza relativa sotto trenta che storicamente si correla con minimi locali del prezzo durante le fasi correttive.
La liquidità sulle principali exchange è rimasta robusta, e i partecipanti al mercato stanno monitorando i libri degli ordini limite nella fascia tra 105.000 e 110.000 dollari per potenziali opportunità di ingresso e breakout di volatilità .
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