Ether guadagna il 10% dopo il Jackson Hole della Fed, le partecipazioni ETF superano i 6,4 milioni di ETH
Afflussi record in ETF spot quest’estate hanno portato le partecipazioni di Ether in custodia a 6,42 milioni, segnando la fase di accumulo più forte da quando gli ETF sono stati lanciati a gennaio 2024. Solo a luglio sono confluiti oltre 5,43 miliardi di dollari negli ETF, seguiti da altri 2,45 miliardi ad agosto, secondo i dati di CryptoQuant. Questi afflussi hanno rimosso una parte sostanziale dell’offerta circolante, intensificando la dinamica della domanda on-chain.
Dopo i commenti del presidente della Federal Reserve Jerome Powell al simposio di Jackson Hole che hanno suggerito possibili tagli dei tassi, Ether è aumentato del 10% in pochi minuti, passando da 4.220 a 4.650 dollari. Il rally ha rotto la resistenza a breve termine e ha formato un modello rialzista di spalla-testa-spalla inverso nel grafico orario, segnalando un potenziale cambio di struttura del trend. Il volume a quattro ore è aumentato del 150% mentre le liquidazioni a catena hanno innescato nuovi ingressi sia da parte dei partecipanti retail che istituzionali.
L’analisi on-chain ha rivelato che gli indirizzi whale che detengono oltre 1.000 ETH hanno aumentato le loro posizioni di 80.000 ETH durante il rally, indicando una rinnovata fiducia nel rialzo di Ether. Allo stesso tempo, i protocolli di prestito hanno registrato un deflusso netto di 120.000 ETH, riflettendo una rotazione del capitale verso posizioni long. Le metriche della finanza decentralizzata hanno mostrato che il valore totale bloccato (TVL) nei protocolli basati su Ethereum ha raggiunto i 140 miliardi di dollari, in aumento del 4% rispetto alla settimana precedente.
Guardando avanti, i livelli tecnici chiave da monitorare includono 4.800 e 5.100 dollari, dove risiedono cluster storici di liquidità lato vendita. Lo strumento FedWatch del CME assegna attualmente una probabilità dell’88% a un taglio dei tassi a settembre, che potrebbe alimentare ulteriormente gli afflussi negli asset a rischio. Una chiusura sostenuta sopra i 4.800 dollari potrebbe aprire obiettivi vicino ai 5.500 e oltre, in linea con gli squilibri di domanda e offerta on-chain e le aspettative macroeconomiche.
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