Il capitale istituzionale si è spostato verso Ethereum questa settimana, con i fondi negoziati in borsa (ETF) focalizzati su Ethereum che hanno registrato afflussi netti di 625 milioni di dollari nei sette giorni fino al 22 agosto 2025. Emittenti di rilievo come Fidelity con il suo fondo spot Ethereum (FETH) e l’iShares Ethereum Trust (ETHA) di BlackRock hanno rappresentato una parte significativa di questo movimento di capitale, riflettendo una crescente fiducia nel potenziale di rendimento dell’asset tramite ricompense di staking che mediamente oscillano tra il 3 e il 5% annuo.
Al contrario, gli ETF che seguono Bitcoin hanno continuato a registrare deflussi, con sei giorni consecutivi di riscatti che hanno drenato 1,3 miliardi di dollari da questi veicoli. Il prelievo più consistente dall’ETF Bitcoin è avvenuto il 19 agosto, quando gli investitori hanno ritirato 523 milioni di dollari in una sola sessione. Questa divergenza evidenzia un cambiamento strategico nell’allocazione, mentre i detentori cercano esposizione all’utilità in evoluzione di Ethereum nella finanza decentralizzata (DeFi), nella tokenizzazione e nelle emergenti soluzioni di scaling layer-2, che supportano la sua proposta di valore oltre a un semplice deposito di valore senza rendimento.
L’analisi on-chain conferma i dati dei flussi ETF, rivelando un’accelerazione dell’attività di staking con 623.750 ETH appena messi in staking durante il periodo di riferimento, a fronte di una coda di uscita di 914.690 ETH valutati 40,3 miliardi di dollari, indicando un ribilanciamento dinamico tra i portafogli istituzionali. Gli osservatori di mercato attribuiscono questa rotazione ai meccanismi deflazionistici post-Merge di Ethereum, che hanno ridotto l’offerta circolante dello 0,1% trimestre su trimestre, e al ruolo centrale dell’asset nel sostenere il 53% dei progetti di tokenizzazione e DeFi monitorati dalle società di ricerca del settore.
Gli analisti di Standard Chartered e altre istituzioni leader hanno rivisto le previsioni di prezzo di fine anno per Ethereum, con obiettivi di metà ciclo a 7.500 dollari basati su afflussi netti sostenuti e metriche fondamentali on-chain. Una maggiore chiarezza regolamentare, inclusa l’accettazione di Ethereum come token di utilità da parte della SEC secondo i quadri normativi sui titoli esistenti e le linee guida MiCA dell’Unione Europea, ha ulteriormente catalizzato la domanda riducendo l’incertezza legale per gli allocatori istituzionali.
Guardando avanti, i partecipanti al mercato osservano con attenzione gli sviluppi nelle integrazioni di asset del mondo reale, nei programmi aziendali di staking e negli aggiornamenti dei protocolli in arrivo come le implementazioni proposte di sharding. La performance contrastante degli ETF su Ethereum e Bitcoin evidenzia le preferenze in evoluzione nei mercati dei capitali crypto, mentre gli investitori valutano opportunitĂ di rendimento, avanzamenti di scalabilitĂ e dinamiche di offerta quando riallocano i propri investimenti tra asset digitali.
Commenti (0)