I senatori statunitensi sollecitano lente di vigilanza edilizia sullinclusione delle criptovalute nei mutui

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Una coalizione di senatori democratici guidata da Jeff Merkley ha inviato una lettera al direttore della Federal Housing Finance Agency, William Pulte, chiedendo dettagli sul suo ordine di luglio che istruisce i giganti ipotecari sponsorizzati dal governo, Fannie Mae e Freddie Mac, a presentare proposte per incorporare le partecipazioni cripto dei mutuatari nelle valutazioni del rischio ipotecario. I co-firmatari Elizabeth Warren, Bernie Sanders, Chris Van Hollen e Mazie Hirono hanno affermato che l'iniziativa potrebbe esporre il sistema finanziario abitativo statunitense da 12 trilioni di dollari alle oscillazioni di prezzo, alle crisi di liquidità e agli incidenti di hacking che caratterizzano i mercati degli asset digitali. I legislatori hanno inoltre evidenziato potenziali conflitti in quanto Pulte presiede entrambi i consigli di GSE e sua moglie detiene presumibilmente fino a 2 milioni di dollari in cripto. Hanno richiesto la documentazione di eventuali comunicazioni con i partecipanti del settore, un calendario per la consultazione pubblica e una spiegazione delle misure di protezione per i consumatori e la stabilità sistemica. Le attuali regole di sottoscrizione richiedono la liquidazione delle cripto in dollari statunitensi prima che i fondi possano essere conteggiati come riserve del mutuatario. Gli attivisti per l'abitazione temono che l'accettazione di token volatili possa gonfiare i calcoli del rapporto debito-patrimonio e aumentare i rischi di insolvenza, mentre i lobbisti delle cripto sostengono che le riserve tokenizzate migliorano l'inclusione finanziaria. I senatori hanno chiesto risposte entro il 7 agosto, segnalando che la questione potrebbe diventare un punto cruciale nei più ampi dibattiti sui disegni di legge CLARITY, GENIUS e Anti-CBDC in arrivo per la revisione del Senato quest'estate.
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