La Cina si prepara al suo primo ingresso nelle stablecoin sostenute dallo yuan, con l'obiettivo di espandere l'impronta globale della sua valuta nazionale attraverso gli asset digitali.
Secondo le fonti, il Consiglio di Stato si riunirĂ questo mese per finalizzare una tabella di marcia per un uso piĂą ampio dello yuan nei mercati globali, traendo insegnamenti dai quadri normativi statunitensi per le stablecoin e dall'ordinanza sulle stablecoin recentemente varata a Hong Kong. Il piano dovrebbe stabilire obiettivi chiari per l'uso offshore e onshore, designare i ruoli per la Banca Popolare Cinese e altri regolatori nazionali, e delineare misure di prevenzione dei rischi.
Hong Kong e Shanghai sono destinate a guidare le implementazioni pilota, sfruttando l'infrastruttura finanziaria esistente e l'esperienza con lo yuan digitale. L'ordinanza di Hong Kong, in vigore dal 1° agosto, ha già autorizzato diversi emittenti sotto il principio"stessa attività , stesse regole". Il centro operativo dello yuan digitale di Shanghai integrerà le stablecoin nei corridoi commerciali transfrontalieri.
Abilitando token ancorati allo yuan, Pechino spera di contrastare le stablecoin legate al dollaro USA che detengono oltre il 99% del mercato globale. L'iniziativa si allinea con l'ambizione di lunga data della Cina di ottenere lo status di valuta di riserva, sebbene i controlli sui capitali e i requisiti di conformità rimangano ostacoli chiave. I responsabili politici intendono discutere l'uso delle stablecoin, tra gli altri temi sull'internazionalizzazione dello yuan, durante il vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai a fine agosto.
I dettagli sull'attuazione emergeranno probabilmente nelle prossime settimane, mentre le autoritĂ bilanciano le preoccupazioni per la stabilitĂ finanziaria con la necessitĂ di innovazione digitale. Se approvata, la tabella di marcia per le stablecoin rappresenterebbe un importante cambio di politica rispetto al divieto totale del 2021 sul trading e mining di criptovalute, segnalando la disponibilitĂ della Cina ad adottare strumenti di asset digitali per perseguire una maggiore influenza monetaria.
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