La Australian Securities and Investments Commission (ASIC) ha segnalato la rimozione di 14.000 siti web di truffe online dal luglio 2023, con il 21% delle rimozioni relative a schemi di criptovalute. La Vicepresidente di ASIC, Sarah Court, ha evidenziato che circa 3.000 di questi siti impersonavano exchange di criptovalute o fornitori di wallet, attirando le vittime con promesse di rendimenti elevati su asset digitali.
L’applicazione ampliata di ASIC utilizza nuovi poteri di rimozione che indirizzano i domini sospetti a società specializzate in crimini informatici per una rapida eliminazione. Nel 2024, le truffe legate alle criptovalute hanno rappresentato l’8% di tutte le rimozioni, con una media di 140 casi settimanali. La media di quest’anno è scesa a 130 casi settimanali, suggerendo che i miglioramenti nei protocolli di rilevamento stanno iniziando a dare i loro frutti.
Gli schemi più diffusi riguardano bot di trading alimentati dall’IA, falsi endorsement di celebrità in articoli di notizie ingannevoli e pagine di phishing progettate per raccogliere chiavi private o credenziali di accesso. In risposta, ASIC e la Polizia Federale Australiana hanno avviato retate coordinate sugli sportelli ATM di criptovalute sospettati di riciclaggio dei proventi delle truffe. AUSTRAC ha introdotto nuove regole operative e limiti di transazione per gli operatori di ATM al fine di mitigare l’attività illecita.
ASIC ha avvertito che le tattiche delle truffe sulle criptovalute continuano ad evolversi e ha esortato il pubblico a trattare con scetticismo le offerte di investimento non richieste. L’agenzia pianifica di intensificare gli sforzi di vigilanza per monitorare gli annunci sui social media e le piattaforme di messaggistica diretta. Court ha dichiarato che l’obiettivo è di restare un passo avanti ai truffatori che utilizzano tecnologie avanzate per ingannare i consumatori e minare la fiducia nella finanza digitale.
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