Il fornitore di infrastrutture per stablecoin Paxos ha delineato un piano per emettere USDH, la prima stablecoin nativa per l'ecosistema Hyperliquid, secondo i nuovi standard regolamentari proposti. La proposta, indirizzata agli organi di governance che sovrintendono il Guiding and Establishing National Innovation for US Stablecoins Act (GENIUS) e al framework Markets in Crypto-Assets (MiCA) europeo, identifica la conformità ai requisiti di moneta legale e audit come componenti chiave della proposta.
Il design di USDH presenta un innovativo meccanismo di condivisione dei ricavi in cui il 95% dei guadagni netti derivanti dagli interessi su asset di riserva fiat e di alta qualità—principalmente titoli di stato USA e accordi di riacquisto—verrà destinato al riacquisto di token HYPE. I token HYPE riacquistati sono destinati alla distribuzione ai validatori della rete, ai partner dell'ecosistema e agli utenti attivi della piattaforma, rafforzando così una struttura di incentivi circolare. Paxos Labs, una nuova divisione all'interno di Paxos focalizzata sulle integrazioni nella finanza decentralizzata, ha guidato l'iniziativa e facilitato l'acquisizione di Molecular Labs, il team di sviluppo dietro ai primitive LHYPE e WHLP di Hyperliquid.
La giustificazione di Paxos sottolinea l'adozione istituzionale come fattore trainante. Con partnership estese in oltre 70 istituzioni finanziarie a livello globale e integrazioni in corso con piattaforme di pagamento consumer, l'azienda prevede che USDH fungerà da ponte tra protocolli on-chain e infrastrutture bancarie tradizionali. Il dispiegamento proposto su catene layer-1 HyperEVM e HyperCore mira a unificare i flussi di liquidità per i mercati perpetui decentralizzati e le liste di asset permissionless. I dati di mercato indicano che Hyperliquid ha catturato oltre il 70% della quota di mercato nel trading on-chain di futures perpetui nell'agosto 2025, sottolineando la domanda per opzioni di liquidità native del protocollo.
La proposta di governance delinea salvaguardie per la gestione del rischio, inclusi protocolli dinamici di allocazione delle riserve, programmi di audit e misure di stabilizzazione d'emergenza. Un tracciato completo di audit sfruttando strumenti di osservabilità on-chain e attestazioni di terze parti è previsto come condizione preliminare all'emissione del token. Paxos prevede che la chiarezza regolatoria da parte delle autorità USA ed EU mitigherà il rischio sistemico e stabilirà un modello per futuri sviluppi di stablecoin. La presentazione nota potenziali sinergie con token esistenti ancorati al dollaro USA, posizionando USDH come un'opzione conforme in un mercato dominato da USDC di Circle e USDT di Tether.
Gli analisti osservano che l'approccio di condivisione dei ricavi è in linea con l'etica di governance decentralizzata di Hyperliquid, enfatizzando la cattura diretta di valore per i contributori del protocollo. Le comunità di validatori hanno espresso un sostegno prudente, mentre gli stakeholder istituzionali evidenziano il ruolo delle stablecoin nei pagamenti transfrontalieri e nelle strategie di generazione di rendimento. In attesa delle approvazioni regolamentari, il progetto mira a un rollout a fasi nel quarto trimestre 2025, con la fornitura iniziale di liquidità e incentivi per i validatori calibrati per mantenere la stabilità del peg. Il monitoraggio post-lancio includerà metriche di volatilità e rapporti di riserva target per garantire la fiducia del mercato in USDH come soluzione stablecoin di nuova generazione per utenti enterprise e retail.
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