Il CEO di Tether Limited, Paolo Ardoino, ha negato pubblicamente le recenti accuse secondo cui la società avrebbe venduto Bitcoin per acquistare oro, sottolineando che non ci sono state disposizioni di Bitcoin nel periodo in questione. Le affermazioni sono nate dall’analisi delle dichiarazioni patrimoniali di Tether da parte di un creatore di contenuti online, che suggeriva uno spostamento da asset digitali a metalli preziosi. Ardoino ha chiarito che le diminuzioni riportate nei saldi BTC on-chain derivano da normali operazioni di tesoreria legate al finanziamento dei progetti, e non da disinvestimenti per acquisizioni di oro.
Origine della voce
La speculazione è iniziata il 6 settembre quando un commentatore di criptovalute ha affermato che il rapporto patrimoniale di Tether del secondo trimestre mostrava una riduzione di oltre 1 miliardo di dollari nelle detenzioni di Bitcoin insieme a un aumento di 1,6 miliardi di dollari nelle riserve auree. Il commentatore ha dedotto una riallocazione attiva da asset digitali a beni rifugio tradizionali. Tuttavia, l’analisi non ha considerato i movimenti di tesoreria relativi a Twenty One Capital (XXI), un’impresa supportata da Tether che investe capitale in progetti di asset alternativi.
Chiarimenti dai dati on-chain
I dati indicano che durante il secondo trimestre sono stati trasferiti a Twenty One Capital 19.800 BTC—14.000 BTC a giugno e 5.800 BTC a luglio—per finanziare iniziative operative. Considerando questi trasferimenti, le detenzioni nette di BTC di Tether sono in realtà aumentate di 10.424 monete. Questa discrepanza sottolinea l’importanza di un’analisi on-chain completa per distinguere tra riallocazioni di tesoreria e vendite.
Diversificazione strategica degli asset
Pur negando qualsiasi vendita di Bitcoin, Ardoino ha confermato la strategia di Tether di diversificare i profitti in un mix di asset, inclusi Bitcoin, oro e terreni. In precedenza Tether ha investito 90 milioni di dollari in una società di royalty sull’oro, con piani per allocarne ulteriori 100 milioni. La società emette anche Tether Gold (XAUT), uno stablecoin garantito da oro fisico conservato in Svizzera.
Impatto sul mercato e fiducia degli investitori
La voce ha temporaneamente turbato i mercati degli stablecoin, causando lievi deviazioni di prezzo per USDT in alcuni exchange. La pronta chiarificazione da parte della leadership di Tether ha aiutato a ristabilire la fiducia, con i volumi di trading di USDT che si sono normalizzati poco dopo la dichiarazione di Ardoino. Gli osservatori di mercato sottolineano come la rapida diffusione di rapporti patrimoniali non verificati possa creare volatilitĂ transitoria nei mercati degli asset digitali.
Lezioni per ricerca e reporting
L’episodio evidenzia la necessità di un’interpretazione accurata dei dati on-chain quando si analizzano le tesorerie aziendali in criptovalute. Riallocazioni di asset, trasferimenti di finanziamento e detenzioni off-chain devono essere tutti considerati per formare un quadro completo. Agli analisti e ai media si raccomanda di verificare le cifre riportate confrontandole con più fonti di dati prima di trarre conclusioni.
Guardando avanti, le divulgazioni trasparenti di Tether e l’accessibilità dei dati on-chain rappresentano un modello per le pratiche di gestione di tesoreria aziendale. Investitori e analisti monitoreranno i prossimi rapporti trimestrali per ulteriori approfondimenti sulle strategie di gestione degli asset della società e sul continuo supporto ad asset digitali e tradizionali rifugio.
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